Analisi delle tecnologie Wi-Fi disponibili e implementabili
Si fa presto a dire Wi-Fi!
In realtà esistono tantissimi standard di trasmissione, alcuni dei quali obsoleti e altri che potrebbero dare una spinta notevole alle prestazioni della nostra rete.
Su ogni dispositivo che supporta il Wi-Fi (che sia un telefono, router o televisore) troviamo segnati i vari standard Wi-Fi. Qual è la differenza tra essi? Scopriamolo assieme con un’analisi semplice ed efficace.
Se ci si fa caso, si può vedere nelle specifiche tecniche dei dispositivi elettronici un serie di lettere vicino al codice dello standard Wi-Fi (802.11).
Le lettere incriminate sono b, g, n e ac. Non ci resta che scoprirne il significato:
- La lettera b indica una velocità di connessione pari a 11 Mbps ed una frequenza di 2.4 GHz.
- La lettera g indica una velocità di connessione pari a 54 Mbps; la frequenza è la stessa della banda b.
- La lettera n invece, indica che la frequenza è di 5GHz e la velocità raggiungibile è 300 Mbps.
- L’ultima coppia di lettere (ac) è la banda più avanzata: la frequenza è di 5 GHz e supporta una velocità di oltre 1000 Mbps.
Esistono già o esisteranno tecnologie più veloci di quelle descritte?
Recentemente sono usciti nuovi standard più veloci e più affidabili, ma sono implementati su una cerchia ristretta di dispositivi. Stiamo parlando degli standard ad, ah ed af.
Gli standard Wi-Fi ad e ah prevedono entrambi una velocità di 7 Gbps e la differenza sostanziale tra i due è la distanza di operatività. La tecnologia ah infatti, verrà usata per le comunicazioni a lunga distanza e per l’internet of things (IoT). Della tecnologia 802.11af sappiamo ancora poco. Però possiamo dire con certezza che potrà viaggiare sulle stesse frequenze utilizzate dalle aziende televisive (tra i 54 e i 790 GHz).
Il Wi-Fi 6
L’ultimo attore sceso in campo è il WiFi 6 (802.11ax). Per far fronte alla crescita esponenziale dei dispositivi Wi-Fi, sia in ambito domestico che lavorativo, è nato il rivoluzionario standard IEEE 802.11ax (Wi-Fi 6) che incrementa sensibilmente l’efficienza della tecnologia Wi-Fi.
Rispetto al WiFi 5 di attuale generazione il WiFi 6 mette sul piatto fino al 40% di miglioramento delle prestazioni per una maggiore affidabilità e stabilità in una grande varietà di ambienti ed alta densità di connessioni. Dunque, per applicazioni come la domotica, l’internet delle cose e ancora i giochi in streaming e la realtà virtuale, ma anche la videosorveglianza, il Big Cloud e ultimi ma non per importanza anche le smart cities e le auto commesse.
A livello tecnico, il WiFi 6 si appoggerà a due bande già utilizzate ossia la 2,4 GHz e la 5 GHz in combinazione con la 1 e 7 GHz dove disponibile sul territorio locale. Gli ambienti nei quali si potrà sfruttare il WiFi 6 saranno globali, dalla casa all’ufficio, dai grandi spazi commerciali a quelli pubblici.
La nuova codifica 1024-QAM è in grado di trasmettere simultaneamente 10bit contro gli 8bit della tradizionale 256-QAM, aumentando direttamente la velocità della connessione. Molteplici substream di dati codificati sono poi trasmessi simultaneamente utilizzando la tecnologia OFDM, moltiplicando le performance della rete.
Le rivoluzionarie tecnologie OFDMA e MU-MIMO mantengono le più alte performance anche in scenari di traffico pesante, assegnando dinamicamente le risorse della rete per eliminare i problemi di coesistenza fra numerosi dispositivi, mentre la tecnologia BSS Color limita le interferenze fra diverse reti nello stesso spazio.
Attenzione alle scelte!
La scelta dei dispositivi WiFI è quindi estremamente importante!
Un acquisto non progettato nella maniera corretta, puntando su dispositivi in offerta o obsoleti, può vanificare l’investimento in pochissimo tempo, obbligando alla sostituzione completa degli apparati non rivelatisi in grado di reggere il traffico della rete!
Il nostro consiglio è sempre lo stesso: affidarsi a professionisti seri, competenti e con esperienza di settore.